Il 25 aprile in numerosissime città toscane sono apparsi striscioni inneggianti la Libertà di scelta in tema vaccinale e contro l'obbligo vaccinale per l'accesso a nidi e scuole d'infanzia proposto nella Proposta di legge regionale.
Un chiaro segnale che arriva dal gruppo dei ''Genitori del No Obbligo Toscana'' che rivendica l'azione. Lo si legge in una nota a firma del Comitato per la libertà di scelta vaccinale. Il gruppo nato su Facebook, va contro la proposta di legge della Regione Toscana che vincola l’accesso ai servizi educativi 0-6 anni all’obbligo di effettuare tutti i vaccini obbligatori e raccomandati presenti nel calendario del Piano nazionale prevenzione vaccinale.
"La Toscana - si legge nella nota - con la sua proposta di legge che prevede l'obbligo per 14 vaccinazioni come requisito per l'accesso alle strutture educative, pare non porsi minimamente il problema di lasciare a casa oltre 20.000 bambini che secondo la legge hanno sacrosanto diritto all'istruzione, con conseguenti danni economici alle famiglie che si vedranno negare la possibilità di mandare a scuola i propri figli; non si pone il problema di accertare e migliorare i servizi di farmacovigilanza praticamente assenti da numerosi anni nella Regione e molto carente anche nel resto d'Italia; non si pone il problema dei bimbi disabili che hanno un insegnante di sostegno e per i quali è importantissimo il percorso scolastico, come sancisce la legge 104/92; non si pone il problema degli indennizzati da danni da vaccino".
Il comitato nella nota sottolinea che la loro non è assolutamente una battaglia contro i vaccini, e "non ci sentiamo in alcun modo identificati da ogni etichetta di antivaccinisti che possa essere associata al nostro gruppo, chiediamo solo - conclude la nota - che si faccia corretta informazione e che resti immutata la possibilità di scelta terapeutica".