Attualità

I lavoratori pubblici fanno blocco contro i tagli

I sindacati hanno unito le vertenze di Province e Camere di commercio per opporsi alle decisioni del governo sulla riorganizzazione dei servizi

Si sono dati appuntamento all'ombra di palazzo Medici Riccardi per chiedere un incontro con il prefetto di Firenze i lavorato delle Province e delle Camere di commercio della Toscana. A chiamarli a raccolta, sfidando il caldo agostano, sono stati i rappresentanti delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil della Toscana

Le decisioni prese dal Governo, spiegano i sindacati, mettono a rischio i servizi alle imprese e ai cittadini come la manutenzione di strade e scuole. Ma ci sono anche i posti di lavoro: oltre 100 lavoratori delle Province rischiano il mancato rinnovo del contratto e il 15 per cento di quelli delle Camere di commercio potrebbe essere licenziato. Da qui la decisione dei sindacati di chiedere un incontro con il prefetto di Firenze.

"E' una riforma approvata con la fiducia al Senato senza curarsi delle storture determinate da una riforma che non ha capo né coda e che mette a repentaglio i servizi importanti - spiega Flavio Gambini, responsabile Uil Fpl enti locali - ora chiediamo che le nostre proposte siano ascoltate perché i lavoratori devono essere tutelati". 

Proprio sui servizi "il governo deve chiarire se intende investire sui servizi pubblici oppure no". Come? "Riportando i servizi alle istituzioni che li devono garantire. Non accettiamo un taglio lineare del governo per decreto legge".