Il numero uno delle banche italiane è intervenuto da Firenze dove ha presentato il suo libro Nuova Europa o neonazionalismo.
"Quando si approccia il problema degli obbligazionisti subordinati di Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche - ha detto Patuelli - non bisogna mai dimenticare il sacrificio non volontario, ma obbligato dalla norma, che 5 milioni di azionisti italiani stanno facendo per il salvataggio delle banche".
"Quelli che hanno pagato di gran lunga di più per 2.350 milioni di euro pronta cassa - ha aggiunto -, sono le banche sane".
Detto questo però, Patuelli ha anche invitato i sottoscrittori di obbligazioni subordinate degli istituti di credito e che sono rimasti senza più risparmi, a muoversi nelle sedi opportune.
"Se sentono di essere stati non rispettati da qualcuno nei loro diritti - ha detto -, ci sono le autorità giudiziarie competenti della Repubblica, le autorità di vigilanza competenti sul mondo bancario, e quindi ci sono giudici in grado di dare risposte".
Tutto questo nel giorno in cui sono stati resi noti i compensi che percepirà Roberto Nicastro, presidente dei 4 nuovi istituti nati con il salvabanche: 400mila euro l'anno che si sommano ai 2 milioni che spetteranno agli altri rappresentanti dei vertici delle good bank.
Un compenso contro cui il Codacons ha annunciato un esposto presso la Corte dei Conti. "I cittadini - ha sottolineato in una nota l'associazione dei consumatori - hanno il diritto di sapere se i compensi elargiti ai vertici delle 4 nuove banche siano giustificati, e la magistratura contabile dovrà ora accertarne la correttezza e la congruità".
Nicastro terrà una relazione sull'andamento delle nuove banche il 16 dicembre prossimo davanti al comitato esecutivo dell'Abi, così come annunciato da Patuelli.