Attualità

I servizi pubblici non cedono alla crisi

Dal 2008 gli investimenti sono cresciuti del 7,2 per cento e gli addetti sono saliti a 15.500 in tutta la Toscana secondo il rapporto di Cispel

Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana

Non c'è crisi che tenga, almeno in Toscana, per i servizi pubblici. A dirlo sono i numeri, tutti con segno più, pubblicati nel rapporto di Confservizi Cispel Toscana nell'assemblea al palazzo dei Congressi di Firenze. 

In generale, ha sottolineato il presidente di Cispel Alfredo De Girolamo, si registra una crescita sostenuta sia sul fronte della produzione, che su quelli degli addetti e degli investimenti. Le aziende analizzate riguardano la quasi totalità di settori strategici come il servizio idrico integrato, la gestione dei rifiuti, il trasporto pubblico locale, i parcheggi, il gas, l'edilizia residenziale pubblica e le farmacie comunali. 

Il rapporto fotografa in tutto 15.500 addetti in tutta la Toscana e un fatturato da 2.815 milioni di euro con investimenti da 400 milioni all'anno. Proprio gli investimenti hanno conosciuto, nei servizi pubblici, un aumento sensibile nel corso del 2014, ultimo periodo di riferimento del rapporto: la crescita è stata, infatti, dell'1,6 per cento rispetto al 2013 e del 7,2 per cento dal 2008, trainati soprattutto dalla distribuzione di gas e dal trasporto pubblico.

Le aziende in perdita sono pochissime e, specifica il Cispel, sempre per ragioni contingenti e mai strutturali. 

Ora l'importante è usare bene i dati usciti dal rapporto e continuare sulla strada intrapresa, spiega De Girolamo: "Con questa pubblicazione intendiamo fornire un quadro articolato di dati e elaborazioni utili agli amministratori per definire le politiche pubbliche e importanti spunti a chi opera nella nostra regione per investire con più certezza nei prossimi anni".