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I sindacati sfidano il governo sulle pensioni

Oltre 3mila persone all'attivo interregionale di Cgil Cisl e Uil a Firenze. Camusso: "Se non si aprirà il confronto entro un mese, sarà mobilitazione"

"Vogliamo che i giovani entrino nei luoghi di lavoro e vogliamo che ci possano entrare anche perché noi ne usciamo un po' prima". Con queste parole il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha lanciato la sfida al governo sul tema delle pensioni e lo ha fatto dal Mandela Forum di Firenze, pieno di oltre 3mila delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil che hanno partecipato all'attivo interregionale dell'Italia Centrale. 

Un appuntamento che ha fatto il paio con quelli di Torino e Bari. I sindacati sono pronti a presentare la loro piattaforma rivendicativa, che prevede l'introduzione di deroghe al pensionamento ritardato per i lavori usuranti, ma anche per chi è entrato a lavorare a 15 anni. E poi l'introduzione di una staffetta generazionale concordata, oltre al superamento della Fornero.

"Se nel prossimo mese il Governo non ci convoca sul tema delle pensioni - ha detto Camusso - le iniziative che faremo non saranno gli attivi, ma le mobilitazioni nelle piazze".

La prima mobilitazione è già fissata per sabato, 19 dicembre, quando incroceranno le braccia i lavoratori del commercio. "Se il sistema pensionistico resta questo - ha sottolineato Camusso - il Governo vuole che i giovani restino poveri".

La piattaforma rivendicativa, hanno spiegato i sindacati, è già stata spedita al governo che però al momento è alle prese con una legge di stabilità che secondo Camusso non è all'altezza della sfida della ripresa. "Non ci pare una legge di stabilità all'altezza di affrontare il tema della ripresa e di far ripartire questo Paese - ha detto - Ma qualche piccolo risultato, penso all'area 'no tax' dei pensionati su cui abbiamo molto insistito, c'è".

No tax area che dal prossimo anno sarà estesa ai pensionati over 75 con reddito inferiore agli 8000 euro l'anno, che non dovranno appunto pagare le imposte.