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I siti inquinati da bonificare in Toscana - MAPPE

Sono interessati da procedimenti di bonifica sono circa 4.700 per una superficie di 18mila ettari, poco meno dell'1% dell'intero territorio regionale

L'Agenzia regionale per protezione dell'ambiente in Toscana (ARPAT) ha recentemente pubblicato l'aggiornamento (a marzo 2021) dei dati relativi ai procedimenti di bonifica nella regione, con indicazioni relative al numero alla superficie interessata, alle attività che sono causa di potenziale inquinamento dei siti, allo stato di avanzamento dei procedimenti, con il dettaglio dei dati fino a livello provinciale.

Complessivamente in Toscana i siti che sono interessati da procedimenti di bonifica (ad esclusione dei SIN – Siti di Interesse Nazionale) sono circa 4.700 per una superficie di 18mila ettari, poco meno dell'1% dell'intero territorio regionale. Peraltro i siti "attivi" (a marzo 2021) risultano essere 2.086 per 11.277 ettari. In ogni caso è possibile che anche una parte di questi - secondo lo stato del procedimento - possa non dovere essere poi soggetta ad effettiva bonifica o messa in sicurezza.

I siti per i quali il procedimento si è concluso "per non necessità di intervento" sono 2.123 per 5.879 ettari, mentre i siti "certificati" per avvenuta bonifica o messa in sicurezza sono 481 per 866 ettari.

La tipologia di attività svolta più numerose sia in termini numerici che di superficie interessata è quella di tipo "industriale" con 778 siti attivi per 8.899 ettari, pari a quasi l'80% del complesso di territorio interessato da procedimenti di bonifica attivi.

Esaminando la situazione che si ha nelle singole province spiccano le situazioni delle province di Massa Carrara e Livorno, nella prima i siti interessati da procedimenti di bonifica coprono il 29% dell'intero territorio provinciale e nella seconda il 5%, in tutte le altre province questa percentuale è inferiore all'1%.