Attualità

Il rientro dal sarcofago di neve del Rigopiano

Le immagini dei vigili del fuoco toscani rientrati da cinque giorni di lavoro ininterrotto sotto le macerie dell'hotel saranno trasmesse alla Procura

Sono rientrati dopo cinque giorni trascorsi nell'inferno gelato dell'ormai ex hotel Rigopiano, a Farindola, i 34 vigili del fuoco delle squadre Usar di Firenze e Pisa. Sono stati loro tra i primi a mettere piede sotto alle macerie sommerse dalla neve precipitata a valle con la slavina che ha travolto il resort seminando morte e distruzione. 

Ora le immagini e i ricordi dei soccorritori saranno fondamentali anche ai fini dell'inchiesta aperta sul disastro. Della squadra, infatti, fanno parte anche gli esperti di topografia applicata al soccorso, il cosiddetto nucleo Tas. A loro spetta la ricostruzione degli ambienti che deve aiutare i colleghi a muoversi tra gli spazi per cercare i superstiti e le vittime. Informazioni preziose anche per il pm. Il bilancio, al momento, conta 18 morti e 11 dispersi. Sono invece 11 le persone tratte in salvo.

Nicola Ciannelli, a capo della squadra Usar di Firenze e Pisa, ha spiegato così il lavoro svolto: "E' chiaro che fin dal primomomento lavoriamo sapendo bene anche quanto servirà al pm e cosaci chiederà". "ll nostro lavoro - ha aggiunto Cianelli - è solo di supporto al magistrato. Ogni tipo divalutazione sulla sicurezza dell'hotel nei giorni e nei mesi precedenti non spetta a noi". 

"I vigili del fuoco, in una tragedia come questa - ha concluso Ciannelli - devono piuttosto pensare a dove sono stati trovati vivi i bambini, alle posizioni dei due fidanzati Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, a come hanno retto i muri di cemento e le altre strutture più o meno portanti".