"Ancora una volta la libertà di parola, per di più veicolo di idee che dovrebbero essere scontate e 'naturalmente' comuni, ovvero il desiderio della fine di un genocidio in corso da oltre mezzo secolo, sono costate care, in questo caso il posto di lavoro a una giovane donna".
"Trovo inaccettabile che la Maschera del Teatro La Scala sia stata licenziata per un grido di umanità, quella cosa che questo Governo continua a dimostrare di non avere voltandosi costantemente nella direzione opposta a immagini atroci di bambine e bambini sotto a una pioggia di bombe o in mezzo a fiamme e disperazione".
"Come Consigliere regionale e come attivista per i diritti umani ribadisco la mia ferma condanna ai crimini internazionali commessi dal Governo Isreaeliano ed esprimo la massima solidarietà a chi ogni giorno si ritrova in situazioni di emarginazione sociale e lavorativa solo per aver difeso un popolo, quello Palestinese, che sta subendo un massacro inaccettabile in mezzo al silenzio del Governo Meloni e delle realtà che lo sostengono".
Così Iacopo Melio, consigliere regionale del Pd sui suoi canali social.