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"Il 2017 non sarà un anno facile"

Lo ha detto il ministro per lo sviluppo economica Carlo Calenda a Firenze per il convegno nazionale della Federazione dei cavalieri del lavoro

Carlo Calenda

"Non c'è una maledizione che condanna l'Italia al declino, ce la possiamo fare, anche in un periodo molto duro, il prossimo anno non sarà un anno facile, dobbiamo dirlo con franchezza". Lo ha detto il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda che ha partecipato ad un convegno a Firenze organizzato dealla Federazione dei cavalieri del lavoro

"L'impegno deve essere su questo fronte - ha aggiunto Calenda - dobbiamo costruire una crescita di qualità, che deriva dalla competitività del sistema imprenditoriale e del sistema paese".

"L'aspettativa di incertezza economica del prossimo anno non la sconfiggiamo dicendo che il prossimo anno sarà meraviglioso, quello che di crescita abbiamo recuperato non ci basta a garantire stabilità e benessere". 

"Il prossimo sarà molto difficile - ha sottolineato ancora - difficile e anche molto rischioso: ci sono una serie di fattori di incertezza che si sono moltiplicati e c'è aspettativa" di incertezza tra "Brexit, referendum costituzionale e referendum ungherese".

Secondo il ministro in questo momento la cosa fondamentale sono gli investimenti, che servono a sconfiggere la paura del futuro. 

"Gli investimenti privati sono merce rara - ha detto il ministro - e di grande qualità, per questo il governo spinge: ha messo al centro della finanziaria un piano di stimoli fiscali automatici agli investimenti privati, da gennaio sarà il turno degli imprenditori di fare la loro parte e utilizzarli".

"Le risposte del mondo imprenditoriale mi sembrano molto buone, ma non sta a me darmi le pagelle da solo. Di certo - ha aggiunto - c''è che il supporto non sarà fatto come una volta, con incentivi a bando e con l''intermediazione politica, ma in modo automatico. Ora dovrà essere approvato nella finanziaria, poi starà alle imprese decidere come utilizzarlo", ha concluso il ministro Calenda.