Il principio su cui si fonda l'accordo è quello di estendere in modo strutturato a tutto il territorio regionale un servizio che fino a oggi era gestito a macchia di leopardo integrando così le farmacie nella rete dei servizi socio sanitari.
A siglare la convenzione, in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sono stati l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, il presidente regionale di Urtofar Marco Nocentini Mungai e Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi di Cispel Toscana. Alla firma erano presenti anche i direttori generali delle tre aziende sanitarie Toscana centro Paolo Morello Marchese, Toscana sud est Enrico Desideri e Toscana Nord ovest con Mauro Maccari, direttore sanitario, che faceva le veci di Maria Teresa De Lauretis.
L'accordo permetterà di prenotare, disdire o modificare gli esami e le prestazioni ambulatoriali direttamente nelle farmacie toscane che in modo volontario potranno aderire alla convenzione e a cui saranno forniti i software necessari a svolgere i nuovi compiti. Le stesse farmacie saranno autorizzate a riscuotere direttamente il ticket corrispondente alle prestazioni erogate.
Chi vorrà, sempre in farmacia, potrà anche attivare la tessera sanitaria e il fascicolo sanitario elettronico. Le Asl, dal canto loro, forniranno tutti gli strumenti necessari a erogare il servizio. Le farmacie dovranno fornire questo servizio secondo orari definiti che copriranno minimo 5 ore al giorno per 5 giorni la settimana, distribuite tra mattina e pomeriggio.
Dei 4 milioni di investimento destinati dalla Regione alla nuova convenzione, due sono già previsti nel bilancio 2016 e i due restanti sul bilancio 2017. La previsione è che alla nuova convenzione aderisca l'80 per cento delle farmacie toscane che in termini numerici si parla dunque di circa 1.000 su 1.300 esistenti su tutto il territorio regionale.