Spettacoli

Il dramma linguistico della Grande guerra

Il 19 novembre al Teatro Puccini “Il Milite Ignoto” di Mario Perrotta. Giani: “Non solo uno spettacolo ma l’omaggio della Toscana a ciò che avvenne”

Il tentativo di raccontare attraverso il teatro il dramma linguistico che si scatenò in trincea sul fronte italiano durante la prima guerra mondiale. Così Mario Perrotta ha spiegato il compito del suo lavoro “Milite ignoto quindicidiciotto”.

Il titolo "Milite Ignoto" è stato scelto nel senso di dimenticato in quanto essere umano con nome, cognome, faccia e voce. Si tratta di uno spettacolo attento alle piccole storie, agli sguardi e alle parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quei tragici eventi.

“Voglio raccontare il dramma linguistico della gente – ha detto Perrotta - il fatto che molti soldati furono mandati in trincea ognuno con il suo dialetto, senza sapere dell’esistenza del resto d’Italia. Molti morivano perché non capivano gli ordini dei loro superiori”.

“Il milite ignoto” che va in scena il 19 novembre al teatro Puccini di Firenze, fa parte di un dittico con “Prima guerra quattordici diciotto” che invece ha luogo a Certaldo il 18 novembre e che racconta il fronte austriaco in lingua italiana.