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Il freno fiscale che rallenta le imprese

In tre capoluoghi di provincia toscani la tassazione supera la media nazionale secondo i dati del rapporto stilato da Cna

Si chiama 'Comune che vai fisco che trovi' il rapporto condotto su 124 capoluoghi di provincia e regione. Il peso complessivo del fisco, il cosiddetto total tax rate, si attesta al 61 per cento in Italia. 

In Toscana sono tre i capoluoghi di provincia che nel 2016 superano la soglia: Livorno al 62,3 per cento, 42mo posto in classifica, Grosseto al 64,9 per cento, al 20mo posto e Firenze che con il 68,5 per cento si piazza al quinto posto tra i primi dieci capoluoghi italiani in cui la pressione fiscale è maggiore. 

Secondo lo studio, un'impresa fiorentina dovrà lavorare fino al 7 settembre per pagare le tasse. 

“La pressione fiscale sulle imprese – spiega il direttore CnaToscana Saverio Paolieri – è un mostro che divora le loro risorse e il loro lavoro: le imprese fiorentine lavoreranno fino al 7 settembre per pagare le tasse; quelle di Arezzo, la città con la tassazione globale più bassa fra i capoluoghi toscani, fino al 22 luglio.E il reddito che resta alle imprese dopo aver pagato le tasse va dal 31,5% di Firenze al 44,3% di Arezzo”.

Tra le toscane, è Arezzo ad avere la tassazione più bassa per le imprese che comunque è al 55,3 per cento.