Politica

Il gruppo di Sinistra Italiana si autosospende

E' successo a Palazzo Vecchio: "Segno di disagio per la gestione verticistica delle liste per le politiche da parte di Mdp, Si e Possibile"

Non è una frattura e tanto meno un addio ma un chiaro segnale di difficoltà per una gestione definita "troppo verticistica" da parte della segreteria nazionale di alcune scelte cruciali, come la scelta dei candidati alle elezioni politiche del 2018. Stiamo parlando della decisione del gruppo consiliare di Sinistra Italiana a Palazzo Vecchio di autospendersi da tutte le cariche rivestite all'interno del partito. Scelta peraltro condivisa anche da altri esponenti locali di SI, come hanno spiegato in una conferenza stampa i consiglieri comunali Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi.

"Ci siamo autosospesi in segno di disagio per il metodo verticistico con cui le segreterie nazionali di Mpd, Possibile e Sinistra italiana stanno predisponendo le liste in vista delle politiche - hanno spiegato Grassi, Verdi e Trombi - scavalcando e mettendo in un angolo il percorso popolare iniziato il 18 giugno scorso al teatro Brancaccio di Roma".

I consiglieri fiorentini contestano anche l'esclusione dalla trattative partitiche di Rifondazione e AltraEuropa, così come la presunta leadership di Piero Grasso, annunciata su tutti i media ma mai discussa internamente. Ci sono poi le frizioni e i contrasti con gli esponenti toscani di Mdp, a partire dal governatore Enrico Rossi che, a loro avviso, in termini di politiche intraprese in Toscana, tenderebbe a "dimenticarsi di essere un rivoluzionario socialista".