Sono mille i quintali di ciliegie andate distrutte con le piogge degli ultimi tempi e le temperature non propriamente primaverili. Questo è il frutto che più di ogni altro in Toscana ha risentito del
maltempo. La ciliegia è una delle colture più diffuse nella nostra
regione. La varietà precoce, quella cioè che matura proprio in
questo periodo, è stata fortemente danneggiata.
"Le piogge hanno
colpito i frutti staccandoli dalla pianta: abbiamo perso qualcosa
come circa mille quintali di ciliegie. L'annata della varietà
precoce è ormai compromessa", denuncia Antonio
Tonioni, presidente della sezione Ortofrutta di Confagricoltura
Toscana.
Ma è stato anche impossibile trapiantare pomodori, meloni e angurie. Nei campi allagati, impossibile fare anche i necessari trattamenti antiparassitari. Le cose non vanno meglio sul fronte delle colture già avviate. "L'eccessiva umidità di questo periodo ha fatto prolificare gli afidi, che attaccano i germogli, e le malattie fungine, che macchiano il prodotto causano una perdita del suo valore sul mercato", conlcude Tonioni.
Per quanto riguarda la viticultura, anche qui c'è preoccupazione: "In tutta la Toscana si registra un ritardo di circa tre settimane nello sviluppo delle infiorescenze delle viti. Ancora è presto per fare previsioni sulla prossima vendemmia, ma di certo viviamo un momento di grande difficoltà" precisa Francesco Colpizzi, presidente della sezione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana.