Politica

Bonafè e il nuovo corso del Pd in Toscana

La maggioranza dell'assemblea dem è ancora renziana ma l'assetto è cambiato: lo sfidante Fabiani ha superato il 40% a Livorno, Arezzo, Pisa e Prato

Simona Bonafè

Risultati definitivi per le primarie del Pd in Toscana. L'eurodeputata renziana Simona Bonafè è è la prima donna ad essere eletta segretaria regionale con il 63,2 per cento dei circa 46mila voti espressi contro il 36,8 conquistato, è il caso di dirlo, dall'unico sfidante Valerio Fabiani (area Orlando), ex segretario del Pd di Piombino, assai meno noto, a livello mediatico, della vincitrice. E per quanto la neoeletta si sgoli a dichiarare grande soddisfazione per il risultato, grandi aspirazioni all'unità interna e grandi aperture verso gli ex compagni di Mdp, è lampante che l'equilibrio interno al partito è profondamente cambiato e non a favore dell'ala che fa capo all'ex premier.

Nell'assemblea regionale, composta da 500 membri, i renziani possono oggi contare su 316 membri, i sostenitori di Fabiani 184.  Bonafè ha dichiarato che l'esito delle primarie è un'iniezione di fiducia in vista delle amministrative della prossima primavera, una prova non da poco per il Pd toscano che negli ultimi anni alle comunali ha perso, uno dopo l'altro, tutti i capoluoghi (ora come ora amministra solo Firenze e Prato che tornano alle urne proprio nel 2019).

E a questo proposito è interessante l'esito del voto di ieri in alcuni collegi chiave: Valerio Fabiani ha ottenuto risultati sopra il 40% a Pisa (49,2%), ad Arezzo (45,8), a Prato (43,8), a Livorno (43,2) e ha preso più di un terzo dei voti anche in alcune zone di Firenze (36%  a Firenze centro, 34,8 a Firenze provincia nord). Segno che l'apporto suo e della minoranza del partito che lo appoggia è strategica nelle prossime competizioni elettorali. A partire dalla partita principale: Palazzo Vecchio.