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Renzi lancia la corsa al referendum

Il presidente del Consiglio al teatro Niccolini per il via alla campagna referendaria sulla riforma costituzionale per l'abolizione del Senato

Platea e palchi pieni nel teatro recentemente restaurato in centro a Firenze. "Il lavoro di questi due anni ha prodotto un cambiamento radicale ma la sfida più grande inizia adesso". Queste le parole del premier Matteo Renzi al Teatro Niccolini di Firenze per lanciare l'apertura dei comitati per il sì al referendum costituzionale del prossimo autunno. 

Il referendum, ha detto Renzi, è "un grandissimo bivio tra l'Italia che dice sì e l'Italia che sa solo dire no. Faremo una campagna porta a porta, casa per casa, io ho bisogno di voi, ho bisogno di diecimila comitati". "Il punto chiave - ha aggiunto il premier - è che dopo che per trenta anni si è discusso delle riforme e nessuno faceva nulla, dopo sei letture, noi scegliamo di andare a vedere da che parte stanno gli italiani".

Parole anche sulla riforma del lavoro e sui suoi effetti: "Giusto preoccuparsi delle aziende in crisi, Sulcis, Guess: grazie a Job act 398mila persone in più che lavorano. Non basta". Renzi ha poi aggiunto: "Ieri quasi 400mila persone hanno potuto festeggiare la giornata del lavoro". "Se partono gli investimenti l'Italia riparte. Cose che si sanno, ma le ridico per dire che tutto quello fatto è enorme, ma non basta: la vera sfida inizia adesso", ha detto Renzi, aggiungendo poi che "ora ci criticano quelli che due anni fa hanno firmato il fiscal compact".