Attualità

L'inquietante ronzio della mosca olearia

Attenzione alta per evitare che il ritorno dell'insetto danneggi le olive prima della raccolta. L'assessore Remaschi: "Stiamo vigilando"

Non se ne sente proprio il bisogno. L'eventuale ritorno della mosca olearia è un problema da evitare dopo il disastro causato dall'insetto nel 2014 e la ripresa dell'anno scorso.

"E' chiaro che qualche preoccupazione c'è, ma stiamo tenendo alta l'attenzione", ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi a margine della presentazione di Expo Chianti Classico. Remaschi ha specificato comunque che "parlando anche nelle scorse settimane con i vari consorzi, mi sembrava che questo tipo di problema non fosse avvertito". 

Dita incrociate, quindi, ma anche guardia alta da ora fino a metà ottobre, cioè la fase più delicata in attesa della raccolta delle olive. "Dopo l'annata nefasta del 2014 siamo riusciti nel 2015 ad avere un'ottima annata sia per quello che riguarda la qualità ma anche la quantità di olio, che ha ripreso livelli accettabili, quindi quest'anno abbiamo necessità di continuare su questa strada", ha aggiunto Remaschi.