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In Toscana aumentano usura e corruzione

I dati resi noti in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario rilevano nell'ultimo anno un'impennata di criminalità economica e evasione fiscale

I dati sono preoccupanti e i numeri lo dimostrano. Nella sua relazione, il procuratore generale di Firenze Marcello Viola ha delineato un quadro impietoso dell'illegalità economica in Toscana. Per falso in bilancio, ad esempio, sono state registrate 22 iscrizioni, con incremento complessivo pari al 57 per cento. Sono 371 i procedimenti avviati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, mentre in calo sono i quelli per peculato, passati da 111 a 98. In questo caso il calo è stato dell'11,71 per cento.

Preoccupa poi molto la corruzione. In questo caso i reati sono in netto aumento: l'incremento è addirittura del 52 per cento. Le iscrizioni per concussione, poi, sono salite a 12 da 5. Crescono anche i reati legati ai contributi, ai finanziamenti statali e comunitari percepiti in modo illecito. In questo caso l'aumento è del 6,75 per cento. 

Secondo il procuratore Viola, la necessità di "perfezionare la capacità di lettura strategica di tale fenomeno, da affrontare sul piano di più incisive capacità investigative e giudiziarie e di meglio leggere i possibili nessi tra criminalità economica e criminalità organizzata".