Attualità

In Toscana una donna uccisa ogni mese

Violenza contro le donne, il Consiglio regionale celebra la Giornata internazionale con una seduta straordinaria della Commissione pari opportunità

Ornella Galeotti, magistrato

Per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (il 25 novembre, data scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite), la Commissione regionale per le pari opportunità si è riunita in una seduta straordinaria, nella Sala del Gonfalone del Palazzo del Pegaso.

Al termine dei saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, della vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, e della presidente della Commissione, Rosanna Pugnalini, è in programma l’intervento di Ornella Galeotti, magistrato della Procura di Firenze, coordinatrice del gruppo specializzato nei reati contro le fasce deboli.

In Toscana nel 2014 sono state 12 le vittime della furia omicida e i casi di Vania Vannucchi e quello di Catia Dell'Ommarino, hanno riportato riporta al centro il dibattito la piaga della violenza sulle donne.

Una strage silenziosa, una strage di donne, che subiscono ogni giorno maltrattamenti soprattutto tra le mura domestiche. Per questo la Regione ha deciso di raddoppiare le risorse per sostenere i servizi e le politiche contro la violenza sulle donne. 

Ai 250mila euro già stanziati se ne aggiungono altri 200mila, per rafforzare la rete territoriale che si prende cura delle donne vittime di abusi, i centri anti-violenza.

Nel 2015 sono stati circa 3.000 i casi in Toscana di donne e minori vittime di violenza, registrati dalCodice Rosa, un progetto attivato dall'assessorato alla sanità nel 2012 per individuare le persone vittime di violenza che si presentano al pronto soccorso, assisterle e perseguire gli autori delle violenze. Un progetto che andrà avanti e accompagnerà le donne anche dopo l'uscita dal pronto soccorso.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. E il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici.