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Inferno di fuoco in fabbrica, magazzino distrutto

Già creato uno sbarramento per raccogliere i residui dell'incendio trascinati dalle acque di spegnimento. Lo spiega l'Arpat. "Chiudere le finestre"

E' stato domato il violentissimo incendio che stanotte ha distrutto il magazzino dei prodotti finiti di una fabbrica che produce oli e acidi grassi per il settore industriale e zootecnico a San Bartolo a Cintoia. 

In una nota, l'Arpat spiega che una parte delle acque di spegnimento dell’incendio, con residui della combustione dei prodotti dell’azienda, ha interessato il fosso degli ortolani che sfocia nella Greve. E' già stato creato uno sbarramento con barriere apposite per raccogliere le acque contaminate che saranno poi aspirate. Intanto Publiacqua spiega che non esiste alcun problema per l'approvvigionamento e la distribuzione dell'acqua potabile anche per l'impianto di potabilizzazione di Mantignano.

Dall'incendio si è sprigionato un fumo denso e irritante per le caratteristiche dei materiali bruciati. Secondo Arpat, in ogni caso, i fumi sono "presumibilmente senza elementi di particolare tossicità acuta che possano destare preoccupazione, se non persistente cattivo odore". Inoltre, "non risultano interessate strutture contenenti amianto".

In attesa di conoscere le ricadute del rogo sull'aria dell'area circostante, il suggerimento di limitare la presenza all'esterno nei pressi della fabbrica, di chiudere le finestre delle case in zona e di evitare il consumo di frutta e verdura raccolti nei campi vicini.