Attualità

Incidenti stradali, azioni di prevenzione per bambini e ragazzi

Sono cinque le azioni in più messe in campo nel piano regionale di prevenzione 2020-2025 a tutela di giovani e minori rispetto ai rischi della strada

Casco e indumenti catarifrangenti per le bici, niente cellulare, seggiolini per i bimbi, niente alcol, cinture di sicurezza quando si viaggia nei sedili postieriori: sono cinque le azioni e i suggerimenti in più inseriti dalla giunta regionale toscana in un documento che integra il piano della Regione Toscana di prevenzione 2020-2025 rispetto agli incidenti stradali che coinvolgono bambini e ragazzi.

Per quanto riguarda i ciclisti, uno su quattro ha tra 14 e 24 anni e, secondo un'indagine condotta nel 2018, 7 su 10 non usano né casco né abiti catarifrangenti. In moto invece - 2 motoclisti su 10 hanno meno di 24 anni - secondo la giunta toscana i rischi si potrebbero ridurre sensibilmente convincendo tutti a non usare il cellulare: nel 2018 lo faceva il 28,5%, rispetto al 15% di due anni prima. 

Nel documento con cui la Regione Toscana ha di recente integrato il piano regionale della prevenzione 2020-2025 ci sono anche indicazioni per ridurre il rischio sulle quattro ruote, dove le tre priorità sono il corretto utilizzo dei seggiolini per i bambini, il non mettersi alla guida dopo aver bevuto e l’uso delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori.

Se sui seggiolini per i bambini è cresciuta la conoscenza delle norme (nell’indagine del 2018 ha risposto correttamente il 63,5%), sui rischi legati all’alcol rimangono parecchie ombre: il 20,4% lo ritiene pericoloso ma subordina il rischio alla quantità assunta e alla capacità personale di 'reggere' gli alcolici. Anche sull’uso delle cinture sui sedili posteriori rimane parecchia strada da fare: solo un passeggero su 2 dichiarava nel 2018 di indossarle, rispetto al 93% di chi sale invece sul sedile anteriore.