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Infezioni chirurgiche, in Toscana un progetto pilota

La sorveglianza sarà indirizzata in particolare ai pazienti sottoposti ad alcuni tipi specifici di intervento su tutto il territorio regionale

Insorgono entro 90 giorni dall'inserimento di protesi o entro 30 per altri tipi di interventi: sono le infezioni del sito chirurgico contro cui la Toscana mette in campo un progetto pilota che rafforza le misure di prevenzione.

Tra le infezioni correlate all’assistenza, quelle del sito chirurgico rappresentano una delle complicanze più frequenti che comportano un allungamento della durata di degenza, ma anche un aumento dei costi e, nei casi più gravi, della mortalità.

Il rischio di infezione si può ridurre, secondo una serie di studi, attraverso una sorveglianza continuativa e riscontri periodici, nonché adottando buone pratiche o sviluppandone di nuove. Il progetto della Regione mira a questo.

Su indicazione del ministero della salute, la Regione utilizzerà il protocollo tecnico del Centro europeo per la prevenzione delle malattie (Ecdc) con un approccio empirico che terrà conto dei dati individuali dei pazienti.

Con la delibera approvata dalla giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, si avvia una fase pilota di tre mesi, da Ottobre a Dicembre 2023, che coinvolgerà tutti i pazienti che si sottoporranno a chirurgia del colon, artroplastica dell’anca e del ginocchio, cardiochirurgia, bypass coronarici e laminectomia

Saranno coinvolti nell’indagine almeno due ospedali per le Asl Toscana Centro, Nord Ovest e Sud Est oltre agli ospedali delle quattro aziende universitarie e gli ospedali della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio.