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Firenze è la città meno cara d'Italia

I dati sull'inflazione a maggio in regioni e capoluoghi di regione e comuni vedono la Toscana tredicesima, bene Livorno ma è Firenze la meno cara

L'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita sulla base dei dati resi noti dall'Istat in merito all'inflazione di maggio delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti.

Secondo l'elaborazione effettuata dai consumatori, la città più conveniente, in termini di minori rincari, è Firenze dove l'inflazione a +0,1% genera un esborso addizionale annuo di appena 27 euro. Al secondo posto Perugia +0,2%, pari a 45 euro e al terzo Ancona, +0,3%, con un aumento del costo della vita pari a 65 euro.
Al diciassettesimo posto c'è Livorno con una inflazione del +0,6% corrispondente ad un costo della vita pari a 161 euro. 

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, l'associazione conferma Bolzano che, pur non avendo l'inflazione più alta, +1,5% mentre il record appartiene a Bari con +1,6%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 499 euro su base annua.
Al secondo posto c'è Modena, dove il rialzo dei prezzi dell'1,5% determina un aggravio annuo di spesa, per una famiglia media, pari a 421 euro. Terza Brescia, dove l'inflazione a +1,3% comporta una spesa supplementare pari a 382 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, il Trentino Alto Adige, che con l'inflazione a +1,3 registra, per una famiglia tipo, una spesa di 368 euro su base annua. Segue la Liguria, dove l'incremento dei prezzi maggiore tra tutte le regioni, pari all'1,6%, implica un'impennata del costo della vita pari a 354 euro.
Terza l'Emila Romagna, dove per via dell'inflazione all'1%, si ha una spesa di 272 euro.
La Toscana è tredicesima con una inflazione del + 0,5% corrispondente a 130 euro.

L'Umbria si conferma, come ad aprile, la regione con meno rincari, con un'inflazione dello 0,4% che si traduce in una spesa aggiuntiva di 87 euro.