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Famiglie toscane con l'inflazione nel carrello

I prezzi dei beni di prima necessità crescono in modo preoccupante. Ogni nucleo ha speso in media 163 euro in più al mese. Gli scenari futuri

Famiglie toscane con l'inflazione nel carrello e una spesa mensile media in più di 163 euro che salgono a 977 euro nel primo semestre 2022: colpa dell'impennata nei prezzi per i beni essenziali che in Toscana è del +5% a fronte di un +6% a livello nazionale. 

Il dato arriva da Irpet, l'Istituto regionale di programmazione economica della Toscana, e fotografa un livello di prezzi al consumo che rende via via più proibitivo l'accesso delle famiglie a alberghi e ristoranti, o anche solo all'acquisto di mobili o articoli per la casa.

Il punto della situazione è definito nell'ultima Nota congiunturale, la decima del 2022, La congiuntura toscana fra segnali di tenuta, spinte al ribasso e rialzo dei prezzi. Ed è proprio quest'ultimo aspetto a colpire, con l'indice dei prezzi al consumo cresciuto in Toscana in un solo mese dell'1,3%, più che in Italia dove si è registrato un +1,2% di variazione nei prezzi di Giugno rispetto al mese di Maggio.

A Giugno, in sostanza, i rincari hanno raggiunto il +7,8% (+8% a livello nazionale) rispetto allo stesso mese del 2021. Lo sguardo sull'intero primo semestre vede l'inflazione colpire la Toscana per il +6% (il +6,3% in Italia) rispetto allo scorso periodo dell'anno passato.

Tradotto: si tratta di un salasso che si abbatte anche sul carrello della spesa, oltre che sui costi energetici che risentono della crisi internazionale innescata dalla guerra scatenata in Ucraina dall'invasione russa il 24 Febbraio scorso. Il capitolo di spesa "abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” ha segnato rincari del +26% quanto a variazione tendenziale nel primo semestre 2022.

Cosa accadrà

"Con un’inflazione galoppante - scrive Irpet nella nota congiunturale - il potere d’acquisto delle famiglie si ridimensiona notevolmente. In Toscana, in questo primo semestre del 2022, l’incremento dei prezzi ha sottratto alle famiglie in media 163 euro al mese e 977 euro nel complesso del periodo". 

Se il tasso di crescita dei prezzi registrato nel primo semestre persisterà per tutto l’anno e non cambieranno le abitudini di consumo saranno dolori: "Nel 2022 le famiglie sborseranno 1.955 euro in più rispetto al 2021 per l’acquisto di beni di consumo". Se invece l’inflazione si manterrà nel resto dell’anno ai livelli di Giugno, allora le famiglie si troveranno a spendere 2.460 euro aggiuntivi per acquistare lo stesso paniere di beni e servizi.