Monitor Consiglio

Salario minimo, Governo Meloni ostile ai diritti dei più fragili

"Questa destra grida al merito ma teme la dignità e ogni volta che può sceglie l’arroganza del potere contro i bisogni reali delle persone"

M5S

“Il rancore di questo governo verso le classi lavoratrici più fragili non ha limiti. In Toscana oltre 57mila famiglie vivono sotto la soglia di povertà, e cosa fa il Governo Meloni? Impugna una legge che avrebbe garantito dignità salariale e tutele minime nei bandi pubblici. Un gesto di ostilità politica e sociale che svela, senza più ambiguità, la vera natura del centrodestra: ideologico, reazionario e nemico dei diritti fondamentali”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, Andrea Quartini, deputato M5S, e Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Regione Toscana.

“Non c’è alcuna giustificazione logica - proseguono - se non un furore ideologico che colpisce chi prova a costruire soluzioni concrete contro la povertà lavorativa. In Toscana si è scelto di agire, e il Movimento 5 Stelle è stato parte attiva fin dall’inizio, grazie ad un nostro atto che ha avviato il percorso legislativo regionale”.

“Questa destra grida al merito ma teme la dignità - concludono i portavoce del M5S - e ogni volta che può sceglie l’arroganza del potere contro i bisogni reali delle persone. Ma se pensano di fermarci con un ricorso, si illudono: questa battaglia per i diritti non finisce qui, è solo all’inizio”.