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Lavoro, una marcia in più per le coop sociali

Siglato in Regione un protocollo che garantisce l'8 per cento dei bandi di gara sulla sanità alla cooperazione per l'inserimento lavorativo

Il protocollo d'intesa è stato siglato in Palazzo Strozzi Sacrati. Per la Regione Toscana ha firmato l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, per l'Estar il direttore generale Nicolò Pestelli. Con loro c'erano per Federsolidarietà-Confcooperative Toscana il presidente Fabio Palmieri, per Legacoopsociali-Legacoop Toscana Eleonora Vanni e il vicepresidente dell'Associazione generale cooperative italiane della Toscana Federico Pericoli. E' intervenuto anche Luca Rinaldi, presidente della Consulta regionale sulla Cooperazione sociale.

Nello specifico Estar, come stazione appaltante più importante in Toscana, garantirà una riserva del valore economico dell'8 per cento sugli appalti da assegnare, attraverso le procedure previste, alla cooperazione sociale di tipo B, cioè quelle che si occupano dell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. L'intesa, che conferma e rinnova un percorso già avviato nel 2010 con l'obiettivo di tutelare l'inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, ha una durata di 5 anni rinnovabili.

Una firma che, ha detto l'assessore a sociale, diritto alla salute e sport Stefania Saccardi, "sancisce un passaggio importante nel rapporto tra istituzioni e Cooperazione sociale. In particolare riconosce le Cooperative sociali di tipo B soggetti capaci di promuovere e mettere in atto quella solidarietà organizzata che accompagna, con successo, la revisione del nostro modello di welfare".

"Questo permetterà – ha proseguito l'assessore Saccardi - di offrire opportunità occupazionali reali a quella parte di popolazione che rischia altrimenti di restare a lungo nell'assistenza, garantendo percorsi concreti di inclusione sociale e lavorativa a cittadini che stanno perdendo fiducia e dignità. Ciò che vogliamo in sostanza perseguire insieme alle cooperative è uno sviluppo economico-sociale che ponga al centro le politiche sociali e del lavoro per attuare i diritti di cittadinanza e per una piena integrazione di tutte le categorie di lavoratori. Per tutelare chi è in condizione di svantaggio occorre una politica di incentivazione dell'intero sistema che comprenda insieme alla tutela sociale anche la tutela dei livelli occupazionali".

Non solo. L'assessore regionale ha ricordato anche che la Regione ha avviato una rigorosa revisione delle modalità di intervento nel sociale. Di recente è stato presentato anche il primo rapporto sul Terzo settore mentre stanno per essere licenziate le nuove linee guida per la programmazione locale. Ai primi di luglio saranno inoltre presentati, per la prima volta insieme, il Profilo sociale e quello sanitario curati rispettivamente dall'Osservatorio Sociale e da ARS. Sempre su impulso dell'assessore è stato anche costituito un gruppo di lavoro misto Regione-Cooperazione per la modifica della legge regionale sulla cooperazione, la 87/ 1997. Entro l'estate il gruppo dovrà produrre un testo che poi sarà sottoposto all'approvazione della giunta della Regione Toscana.