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Vasari torna a splendere mezzo secolo dopo

L'Ultima Cena diventata il simbolo dell'arte sfregiata dall'alluvione è stata ricollocata in Santa Croce e scoperta alla presenza del Capo dello Stato

L'Ultima Cena di Giorgio Vasari è tornata in Santa Croce. Il dipinto, realizzato nel 1546, è stato restaurato dall'Opificio delle Pietre Dure che ha rimosso lo sfregio provocato dall'acqua dell'Arno che il 4 novembre 1966 travolse la basilica. 

L'opera fu realizzata per il refettorio delle Murate e poi fu trasferito a Santa Croce lla fine degli anni Cinquanta. 

Presente alla cerimonia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è stato accolto, nella sua prima tappa fiorentina, dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani. Insieme a Mattarella, anche il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini.

Un sistema di contrappesi consentirà di mettere in salvo, in caso di nuova alluvione, il dipinto. In caso di preallerta meteo l'Ultima Cena potrà essere sollevata di 6 metri per impedirne l'eventuale danneggiamento da parte dell'acqua. La quota individuata come sicura è di oltre un metro rispetto al battente prevedibile di una possibile alluvione. Un fermo consentirà di mantenere il dipinto in posizione elevata e in stabilità.