Attualità

La Giornata della Memoria sfida l'inverno del Covid

Al Teatro della Compagnia e in tutta la Toscana eventi e iniziative per commermorare le vittime dell'Olocausto e delle stragi nazifasciste

L'evento al Teatro della Compagnia

Nel lungo inverno del Covid, la Toscana ricorda gli ebrei e tutte le altre vittime finite nell’inferno dei lager nazisti in una manifestazione al Teatro della Compagnia trasmessa in diretta, on line, all'ndirizzo www.regione.toscana.it/-/giornodellamemoria2021.

Si parte, come è consuetudine, in musica: con Enrico Fink, l’Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Group, musiche della cultura ebraica che si fondono ad arie zigane nel racconto di due popoli che i nazisti volevano sterminare. Sul palco Ugo Caffaz, consulente della Regione per le politiche sulla memoria, l’assessora regionale alla pubblica istruzione Alessandra Nardini e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Poi una testimonianza raccolta in una videointervista in questi giorni di Enrico Pieri, sopravvissuto alla strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema. 

Ad un video lungo venti minuti (e simbolicamente quasi venti anni) – Firenze- Auschwitz andata e ritorno - è stato affidato il compito di provare a trasmettere organizzato ogni anno dispari dalla Regione per portare 500 studenti ad Auschwitz e Birkenau ma che quest'anno, a causa dell'epidemia, non è potuto partire. Quel treno dove si sale con uno stato d’animo e immancabilmente si torna con un altro, scossi ma cresciuti, i giovani come i grandi. Un viaggio dove niente è improvvisato, denso di parole ed emozioni dal primo all’ultimo minuto, preparato con lezioni di approfondimento in estate con i professori e poi da settembre a gennaio a scuola, in classe con ragazze e ragazzi. Un lavoro che non è mancato neppure quest’anno.

Quindi sla parola ai testimoni e sopravvissuti, intervistati e introdotti da Camilla Brunelli e da Luca Bravi del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, che dal 2009 il treno l’organizza. Farà sentire la sua voce Vera Vigevani Jarach, lei che ha vissuto due tragedie del Novecento: la persecuzione contro gli ebrei di nazisti e fascisti (il nonno finito nel fumo di un camino ad Auschwitz, la sua famiglia la discriminazione delle leggi razziali) e poi, fuggita in Argentina, la scomparsa della figlia ‘desaparecida’ nel 1976, vittima di un’altra dittatura. 

C'è Kitty Braun, fiumana ‘adottata’ da Firenze all’indomani della Seconda guerra mondiale, deportata con la mamma ed il fratellino, ad appena nove anni, cinque mesi a Ravensbruck e Bergen Belsen. 

Ci sono, immancabili negli appuntamenti della memoria della Toscana, Andra e Tatiana Bucci, cugine di Kitty, sorelline scambiate per gemelle e quindi sopravvissute alla selezione iniziale di Birkenau ma scampate poi anche agli esperimenti di Mengele, quattro e sei anni quando finirono in quell’inferno. Ci sono, nel video sul treno, anche le parole e i volti di chi non c'è più ma che per tanti anni ha raccontato con generosità ai ragazzi la propria storia di attivisti perseguitati, partigiani e soldati che dissero no alla Repubblica di Salò: Vera Michelin Salomon, Marcello Martini, Antonio Ceseri. 

Durante l’evento in streaming vengono presentati anche i lavori più interessanti realizzati in questi mesi, in classe, dagli studenti delle scuole superiori toscane. Sono arrivati quarantanove elaborati, frutto delle attiviità realizzate nel corso delle lezioni. 

A chiudere la manifestazione il presidente della Toscana Eugenio Giani.