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Accorsi sta con Renzi, la guerra non basta

L'attore è appena rientrato dalla Francia dove passa buona parte della sua vita: "I parigini sono spaventati perché gli attentatori erano francesi"

Dopo aver recitato il discorso tenuto nel 1861 da re Vittorio Emanuele davanti al primo parlamento che si riunì per la IX legislatura nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con Firenze appena nominata capitale del Regno d'Italia, Stefano Accorsi ha accettato di commentare gli attentati di Parigi.

"Come tutti ho vissuto quei momenti con grande angoscia - ha detto Accorsi che dopo aver avuto due figli dalla modella transalpina, Laetitia Casta, passa buon parte della sua vita in Francia -. Ero lì proprio questo fine settimana e devo dire che ovviamente Parigi è una città sotto choc".

Per gli attentati, ovviamente ma anche per la loro natura. "E' impressionante rendersi conto - ha spiegato Accorsi - che queste persone, che restano una percentuale bassissima, sono però nate in Francia o in Belgio e questa cosa fa molta paura".

"Ci sono dei nodi irrisolti da tanto tempo - ha detto - che urge affrontare nel modo più complesso possibile, nel modo più articolato possibile. Le risposte violente non bastano se non c'è un lavoro di altra natura".

Per questo secondo Accorsi la linea dell'Italia è quella giusta.