Cronaca

La sopravvissuta alla mattanza racconta

La ragazza domenicana di 25 anni sfuggita alla furia omicida di Mirco Alessi ha descritto nel dettagli l'uccisione dell'amica e del trans in via Fiume

Non ha visto Mirco Alessi assassinare Kimberli, il transessuale con cui l'operaio fiorentino reo confesso del duplice omicidio aveva una relazione.  Ma lo ha visto accoltellare davanti ai suoi occhi Mariela Santos Cruz, l'amica che, insieme a lei, abitava temporaneamente in una delle camere dell'appartamento di via Fiume (vedi articoli collegati).

L'unica sopravvissuta alla mattanza, domenicana come la seconda vittima, ha raccontato agli inquirenti che la mattina del delitto, all'improvviso, lei e l'amica hanno sentito qualcuno battere alcuni colpi molto forti alla porta. Tuttavia non hanno aperto. Poi hanno sentito altri rumori provenire dalla cucina e dalla camera di Kimberli e una voce di uomo gridare: "Mariela, vieni, lei ha bisogno". 

La sopravvissuta ha supplicato Mariela di non aprire ma la donna alla fine ha deciso di andare a vedere. E, spalancata la porta, davanti alle due è apparso un uomo con in mano un coltello, coperto di sangue, che mormorava di aver fatto del male a Kimberli. Poi l'uomo è saltato addosso a Mariela, l'ha bloccata e ha cominciato a tirarle coltellate all'addome, continuando anche quando la vittima si era ormai accasciata a terra e implorava aiuto.

A questo punto la sopravvissuta ha cercato di scappare gettandosi dalla finestra della camera, posta al primo piano. Piombata in strada, ha chiesto aiuto ad un ragazzo che stava passando e che le ha prestato il cellulare per chiamare i soccorsi. Nel frattempo Mariela si era trascinata giuù per le scale fino al cortile interno del condominio, lasciando dietro di sè una lunga scia di sangue, I carabinieri l'hanno ritrovata lì, agonizzante e in un lago di sangue. E' morta poco dopo in ospedale.