Lavoro

La Nazione in sciopero contro i tagli

I giornalisti del gruppo Poligrafici Editoriale, di cui fa parte La Nazione, in sciopero per due giorni contro la chiusura di alcune redazioni toscane

I giornalisti de La Nazione riuniti in assemblea hanno rigettato all'unanimità il piano presentato dall'azienda che prevede "una drastica riduzione" dell'organico del corpo redazionale con una particolare e pesantissima penalizzazione della redazione Umbria e con la chiusura delle redazioni toscane di Livorno, Pontedera, Sarzana, Montecatini.

Secondo i Cdr il rischio è anche quello di trasferimenti massicci di colleghi da una sede all'altra oltre. Il piano prevede inoltre pesantissimi tagli alle prestazioni domenicali con un inaccettabile impoverimento dell'edizione del lunedì. 

Questo quello che si legge nel documento approvato dall'assemblea dei giornalisti del quotidiano La Nazione. "Un'operazione scellerata e incomprensibile - si dice ancora nel documento approvato dai giornalisti - che trova giustificazione solo nella volontà di cercare di attuare la distruzione di una testata storica che è patrimonio irrinunciabile dei lettori e dei territori di diffusione (Toscana, Umbria, provincia de La Spezia) prima ancora che dei giornalisti che vi lavorano ogni giorno con il massimo impegno, a costo di pesantissimi sacrifici, per presentare un prodotto autorevole, competitivo e all'altezza della sua lunga e gloriosa tradizione".

"A fronte di questo pervicace disegno distruttivo i giornalisti de La Nazione - prosegue il documento votato dall'assemblea - confermano i due giorni di sciopero, martedì 27 settembre e mercoledì 28, proclamati dal coordinamento dei Cdr delle testate del gruppo nell'ambito di un pacchetto di quattro giorni di sciopero affidato al Coordinamento stesso. Confermando lo stato di agitazione ritirano con effetto immediato la disponibilità a realizzare ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva, comprese pagine extra e iniziative speciali".