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Bolkestein, nuovo scontro tra Regione e balneari

I balneari manifestano fuori dal consiglio regionale, dove approda una legge in difesa del settore che loro comunque contestano

Il tema è quello noto: l'Unione Europea vuole mettere a gara le concessioni per gli stabilimenti balneari, sulla base della ormai nota direttiva Bolkestein e gli imprenditori la contestano da sempre perchè di fatto rimetterebbe in discussione gli investimenti fatti nel corso degli anni.

Così in attesa di una sentenza europea che dirà sì o no ad eventuali proroghe, proposte da paesi come Spagna e Portogallo, la Toscana ha proposto una legge tutta sua che prevede, come ha spiegato l'assessore alle attività produttive, Stefano Ciuoffo, la possibilità di avere una concessione per un periodo da sei a venti anni, in una assegnazione con procedura di evidenza pubblica, per chi investirà in progetti qualificanti nelle strutture.

"Ci muoviamo con una competenza regionale e statale limitata e dunque in un campo stretto - ha spiegato Ciuoffo - tutelando comunque le nostre aziende e cercando una via breve ed efficace".

Ma i balneari non ne vogliono sapere:"Avevamo chiesto una audizione in commissione per spiegare le nostre motivazioni - hanno spiegato i rappresentanti di Assobalneari federturismo - cosa che ci è stata negata e per questo manifestiamo in strada. Siamo contro a questa legge pensata dalla Toscana perchè ci obbliga a fare investimenti non sulle nostre attività ma sulle zone pubbliche e collide con la legge nazionale in materia, col rischio che poi non abbia validità". Alla manifestazione di oggi hanno aderito anche alcuni ambulanti e i balneari hanno incassato la solidarietà dei consiglieri di centro - destra Borghi e Mugnai.

I manifestanti hanno chiesto a più riprese l'intervento del Governo e una politica che li tuteli a livello nazionale.