Una soluzione da terza rivoluzione industriale, alternativa al modello Pd, per raggiungere e superare l’obiettivo del 16,5 per cento entro il 2020 fissato dal Piano Energetico Regionale.
“Se il PD insiste sulla linea delle grandi centrali, noi abbracciamo la terza rivoluzione industriale e diciamo: produzione distribuita di energia da fonti rinnovabili. Non ci serve un impianto da 1 milione di chilowattora, ma 1 milione di cittadini che si producono 1 chilowattora di energia da fonti rinnovabili e la mettono in rete”, così i Consiglieri regionali M5S.