Attualità

L'accoglienza in Toscana diventa integrazione

Le idee e le proposte per accogliere i migranti raccolte in un Libro Bianco. Rossi: "Più risorse ai Comuni per la gestione dei flussi in arrivo"

L'accoglienza dei migranti in Toscana diventa un modello da esportare, inserito nel libro bianco presentato a Firenze da Regione Toscana e Anci. All'interno sono raccolti i principi alla base delle politiche adottate per accogliere gli oltre 13.800 migranti presenti in Toscana, in particolare accoglienza diffusa e standard omogenei applicati su tutto il territorio. 

Presupposti da cui nasce la proposta di stimolare i Comuni e le realtà sociali presenti sul territorio a aggregarsi per partecipare alla gestione dell'accoglienza: in questo modo i comuni potranno attrezzarsi per gestire l'accoglienza e governarla, senza più subirla. Il nuovo modello di accoglienza toscano, infatti, punta sulla stipula di convenzioni dirette tra Prefetture e istituzioni sovracomunali (Province, Unioni di comuni, Circondari, Società della Salute) o tra Prefetture e Comuni capoluogo in modo da assegnare al soggetto pubblico territoriale il ruolo di regìa, indirizzo e coordinamento dei servizi di accoglienza straordinaria. In questo quadro, si propone anche la redazione di un modello di capitolato unico regionale per i servizi di accoglienza in modo da garantire standard omogenei su tutto il territorio e da innalzarne la qualità generale e valorizzare le realtà del terzo settore presenti sul territorio.

Un modello di accoglienza pensato, ha detto il presidente della Regione Toscana Rossi, per una situazione che non è di emergenza ma strutturale. Da gestire, cioè, con una politica che accanto ai bisogni primari del migrante provveda anche alla sua progressiva conoscenza dell'italiano, all'inserimento nel tessuto sociale e lavorativo e alla cura dei bisogni socio-sanitari. Tutto con un obiettivo preciso:

Il libro bianco sull'accoglienza è disponibile sulla piattaforma online 'Open Toscana'.