"I dati ci dicono che l'Italia è l'ultimo paese in Europa per numero di laureati sotto i 34 anni", ha ricordato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi presentando le novità.
Da qui l'investimento dei fondi regionali da 11 milioni a 12 milioni e mezzo per "Garantire l'università alle famiglie meno abbienti e risposte al cento per cento dei richiedenti la borsa di studio".
Tecnicamente saranno innalzati i livelli di reddito e patrimonio, rimodulate le fasce isee e i parametri di accesso. Ma anche equiparati gli studenti sposati alle unione civili o alle convivenze di fatto e verrà valutata la possibilità di prevedere premi integrativi per gli studenti più meritevoli.
In più saranno aumentate anche le borse per la mobilità all'estero, con le integrazioni che saranno intitolate a Lucrezia Borghi, Valentina Gallo ed Elena Maestrini, le tre studentesse toscane decedute a marzo in un tragico incidente in Spagna durante un soggiorno Erasmus.
La Regione Toscana, per bocca della vicepresidente Monica Barni, ha anche rivolto un appello al Governo affinchè "Riporti agli anni passati il fondo per lo stanziamento alle borse di studio".
Oggi in Toscana il diritto allo studio universitario eroga borse a 15mila studenti, fornisce 4 milioni di pasti e gestisce 4700 posti letto.