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La variante di valico apre tra le proteste

Sindacati furiosi: "Per garantire manutenzione e sicurezza lungo il tracciato servono 117 operai. Autostrade ne concede 19". Sciopero all'orizzonte

Alle 6,30 di domani mattina, sabato 5 dicembre, i veicoli che da Firenze viaggeranno verso Bologna lungo l'A1 all'altezza di Barberino di Mugello verranno dirottati sulla variante di Valico che percorreranno su 3 corsie fino ad Aglio.
Sei chilometri in tutto, un antipasto rispetto ai 59 chilometri di cui si comporrà l'intera bretella che dovrebbero essere invece aperti il 22 dicembre prossimo. E comunque entro l'anno, così come promesso dal premier Matteo Renzi in occasione un anno fa della cerimonia per l'abbattimento dell'ultimo diaframma di una delle 17 gallerie che compongono il percorso.

"Un'opera strutturale  fondamentale su cui sono stati investiti milioni di euro - ha detto il segretario generale della Filt Cgil di Firenze, Andrea Gambacciani - ma che non produrrà ricadute positive sul territorio dal punto di vista occupazionale". 

Autostrada ha deciso infatti di dislocare lungo il tracciato 19 operai, realizzando due caselli completamente automatizzati e prevedendo una postazione di pronto intervento solo a Firenze Nord. Troppo poco per i sindacati che chiedevano l'impiego di 117 nuovi operai.

"Che dovranno gestire e manutenere le 1000 telecamere piazzate nelle gallerie - ha spiegato Alessio Ammannati della Filt Cgil Toscana -, garantire la riscossione dei pedaggi e il pronto intervento in caso di bisogno. Ma anche, banalmente la manutenzione degli impianti antincendio".

I sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono in agitazione dal 30 novembre scorso e il 15 dicembre si siederanno al tavolo in prefettura a Firenze per cercare un accordo sui numeri con Autostrade per l'Italia.

"Se non ci sarà l'accordo partiremo con gli scioperi - ha detto Gambacciani - ma nel rispetto della legge 146". Che significa dopo l'Epifania.