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Università in carcere? I detenuti scelgono giurisprudenza

L'unità fiorentina conta 75 iscritti e 30 matricole, che si aggiungono alle altre realtà toscane. L'area umanistica attrae ma anche economia

Il sapere rende liberi, lo studio garantisce un futuro come anche il reinserimento sociale entrando nelle celle e andando oltre le sbarre delle case circondariali toscane.
Sono 75 i detenuti studenti iscritti all'unità fiorentina del Polo universitario penitenziario della Toscana e di questi 20 sono matricole, a dimostrazione che le adesioni all'esperienza aumentano.

I dati sono emersi in un incontro presso il carcere La Dogaia di Prato che ha chiuso la Conferenza nazionale dei Poli universitari penitenziari (Cnupp). Dei 75 iscritti all'unità fiorentina la maggior si trovano nella casa circondariale pratese ossia 41 iscritti di cui 13 matricole.

Ma quali sono i corsi di laurea più gettonati? Sono, soprattutto, quelli che afferiscono alla Scuola di studi umanistici e della formazione, alla Scuola di economia e management e alla Scuola di giurisprudenza. Così lo studio, di livello universitario, diventa strumento anche di emancipazione e libertà.