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Lavoro, la Toscana piange due morti in un giorno

Rabbia e sgomento per i due incidenti a Marina di Carrara e Monte San Savino. Un mese fa la tragedia dell'operaio schiacciato dal blocco di marmo

E' una strage che continua inesorabile e che ha macchiato di sangue anche questo terribile agosto che a livello nazionale è stato sconvolto dalla terribile esplosione dell'autocisterna sull'A14 in cui è rimasto ucciso il conducente e dalla tragedia del ponte Morandi crollato a Genova, costato la vita a 43 persone. 

Ieri quasi in contemporanea in Toscana si sono avuti due incidenti sul lavoro. Al porto di Marina di Carrara un portuale di 39 anni è morto schiacciato da un carrello elevatore durante le operazioni di carico di una nave attraccata. A Monte San Savino un operaio di 33 anni è rimasto folgorato da una fortissima scarica elettrica mentre lavorava a una centralina. Soccorso e portato via in codice rosso, è deceduto all'ospedale senese delle Scotte. 

Nell'esprimere lo sconcerto per uno stillicidio che sembra infinito, l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi ha ricordato come purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora, ricordando che appena un mese fa ha partecipato, sempre a Marina di Carrara, al funerale di Luca Savio, l''operaio di 37 anni che ha perso la vita in un deposito di marmi. "Ogni volta, con più sdegno e più dolore - dice l'assessore - torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinché simili episodi non si verifichino più".

Reazioni anche dal mondo sindacale. Il segretario della Uil Nord Toscana Franco Borghini ha espresso "tanta tristezza, perché non riusciamo a cambiare rotta, a svoltare e dare davvero dignità a chi ogni giorno rischia la vita per vivere e portare il pane in tavola".