Politica

Lunghe notti e nuovi giorni per la riforma

Maratona a oltranza in Consiglio regionale per approvare la riorganizzazione dei servizi sanitari. Nottata in aula, colpi di sonno, attacchi a Giani

Nessun accordo fra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale per accorciare i tempi di approvazione della legge di riforma della sanità in Toscana alla luce dei 16.800 emendamenti presentati dalle forze di opposizione al testo di legge proposto da giunta e Pd. E così i I lavori, iniziati martedì pomeriggio alle 15.30, sono andati avanti a oltranza: dopo la presentazione del testo, l'assemblea ha discusso per ore su centinaia di ordini del giorno correlati alla riforma che alla fine sono stati rinviati in commissione dal presidente del Consiglio Eugenio Giani. La votazione degli articoli di legge è quindi iniziata alle 5 del mattino mentre l'ooposizione annunciava un ricorso al collegio di garanzia contro Giani.

“Il fatto è gravissimo, in pieno contrasto con l’articolo 133 del regolamento interno dell’assemblea di cui chiederemo conto al collegio di garanzia statutaria ed eventualmente anche al Tar per fare invalidare tutto l’iter della legge” hanno tuonato i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra.

Dal canto looro i consiglieri regionali del Partito Democratico restano fermi sul loro obiettivo di approvare la riforma entro questa settimana.

"Siamo disponibili a restare in aula per tutto il tempo che sarà necessario - ha dichiarato l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi - Gli emendamenti in realtà non presentano una proposta alternativa ma vogliono allungare la discussione e fare ostruzionismo. Se si cerca lo scontro noi ci siamo".

"Le opposizioni stanno entrando nel ridicolo e forse non sanno più uscire da questa impasse - ha aggiunto il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli (Pd) - Potremmo far decadere tutti gli emendamenti, abbiamo la possibilità di farlo ma non la stiamo utilizzando perchè crediamo nel confronto. Ma bisogna che a un certo punto il confronto diventi costruttivo".