Attualità

L'Elba cerca medici e la Toscana offre vitto e alloggio

Rifinanziato il progetto per richiamare medici sull'Isola. Avranno il rimborso di vitto ed alloggio e duemila euro lordi settimanali

L'ospedale di Portoferraio

Richiamare all'Elba medici che già lavorano nel sistema sanitario regionale per far fronte alle carenze di organico in attesa dei concorsi sperimentali. Con questo obiettivo la giunta regionale ha rifinanziato il progetto “Anch’io all’Elba”, rivolto a tutti i medici del servizio sanitario toscano interessati a lavorare da una fino ad un massimo di cinque settimane l’anno non consecutive nel presidio ospedaliero dell’isola: in cambio avranno il rimborso di vitto ed alloggio e duemila euro lordi settimanali di indennità per l’adesione al progetto. Lavoreranno 38 ore a settimana, mentre alle aziende di provenienza sarà garantita un ristoro economico per la produttività aggiuntiva (l’equivalente degli straordinari di altri contratti) affinché nessun servizio rimanga sguarnito. 

Nel 2023, quando il progetto è stato avviato in via sperimentale, hanno aderito 127 i medici.

All’Asl Toscana Nord Ovest saranno così destinati per il 2024 due milioni e 250 mila euro, sufficienti per finanziare il bonus settimanale di diciotto medici dirigenti: delle risorse stanziate 450 mila euro sono il contributo che sarà girato alle aziende ed enti aderenti al progetto, le quali destinando parte del proprio personale all’Elba dovranno assumersi l’onere di compensare l’assenza nella sede di provenienza. Per candidarsi i medici devono avere un’anzianità di servizio di almeno cinque anni e non essere part-time.

“Siamo al lavoro per trovare soluzioni alla carenza di medici nelle zone periferiche e disagiate, come il concorso che uscirà a breve -spiegano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - una sperimentazione che coinvolgerà non solo l’Elba ma altri territori periferici che vogliamo trasformare in luoghi di formazione e valorizzazione della carriera dei giovani medici. Nell’attesa diamo continuità al progetto speciale che l’anno scorso ha ben funzionato”.