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L'epidemia non bastava, arriva anche l'asteroide

Fra 24 ore si avvicinerà alla Terra un corpo celeste con un diametro compreso fra 2 e 4 chilometri. Il suo nome? 1998 OR2

In questi tempi di pandemia da coronavirus in cui sembra di vivere in un film visto che situazioni identiche sono state raccontate, in termini più o meno catastrofici, da moltissime pellicole cinematografiche, non poteva mancare un altro caposaldo della narrazione fantascientifica: l'asteroide a rischio di collisione con la Terra.

La notizia che un asteroide si sta approssimando alla Terra e arriverà nel punto più vicino il 29 Aprile è vera; quella del rischio di collisione con il nostro pianeta è inventata di sana pianta così come qualunque tipo di correlazione con il coronavirus (sì, c'è anche chi ha scritto una scemenza del genere). Ma, neanche a dirlo, l'allarme impatto fatale, come tutte le fake news che si rispettino, è rimbalzato alla velocità della luce sui social e su vari media.

In realtà, il corpo celeste in questione si chiama 1998 OR2, ha un diametro stimato dagli astronomi fra 1,8 e 4,1 chilometri, e alle 11.56 di domani si avvicinerà alla Terra transitando però ad almeno sei milioni di chilometri di distanza, 16 volte lo spazio che separa il globo terrestre dal suo satellite Luna.

"Questa distanza, seppure ridotta rispetto a quelle a cui siamo abituati nel Sistema solare - ha dichiarato all'Ansa l'astrofisico Gianluca Masi - resta comunque così ampia da escludere il benchè minimo rischio di impatto con la Terra".

E vai, almeno l'asteroide ce lo possiamo risparmiare.