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Ripresa in Toscana al traino dell'export

Ai dati positivi sul fronte delle esportazioni fa però da contraltare una perdita di capacità produttiva del 30 per cento da prima della crisi

L'export continua a essere il motore dell'economia toscana e, secondo i dati Istat di aprile, nel 2015 le esportazioni in Toscana sono cresciute del 3,2 per cento. Di questo panorama e delle prospettive dell'internazionalizzazione, si è parlato nella sede di Confindustria a Firenze. 

Presente anche l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo. "Le nostre politiche stanno cercando di valorizzare al meglio le risorse disponibili - ha spiegato Ciuoffo - La Regione dispone dei bandi europei: questi sono gli strumenti economici utilizzabili, oltre alle competenze proprie degli staff regionali. Varie sono le azioni, noi crediamo che queste risorse vadano utilizzate meglio, cercando di indirizzarle specificamente a dei risultati, misurabili, confrontabili, considerando che oggi siamo in una fase di uscita dalla crisi, con modeste disponibilità finanziarie. Queste, pertanto, vanno utilizzate senza alcun tipo di dispersione". 

Se la crisi si è letteralmente mangiata il 30 per cento della capacità produttiva, mettendo in moto un feroce meccanismo di selezione darwiniana, "i fondi per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese - ha puntualizzato il direttore di Confindustria Toscana e Confindustria Firenze, Sandro Bonaceto - possono aiutare, consapevoli che noi cerchiamo di dare il massimo dell'assistenza, ma gli imprenditori toscani sono persone che storicamente si muovono da sole molto bene nei mercati esteri. Del resto, la nostra è la regione che 'performa' di più a livello italiano in termini di export".

Sullo sfondo, c'è la questione del Ttip, il trattato transatlantico fra Ue e Usa per abbattere le barriere commerciali e che di recente ha incontrato un'impuntatura del presidente francese, Francois Hollande: "L'esperienza che abbiamo fatto sui trattati internazionali ci dovrebbe servire di scuola, è evidente che si schiudono opportunità e nuovi tipi di confronto e di competizione - ha chiarito Ciuoffo - siamo certi che il sistema delle relazioni debba essere messo in sicurezza, valorizzando tutte le nostre opportunità di export verso mercati ricchi come quello degli Stati Uniti". 

E "siamo altrettanto sicuri che non possa esserci nel trattato la semplificazione di valori essenziali- ha sostenuto l'assessore-, quale la sicurezza sui luoghi di lavoro, la tutela dell'ambiente, la certificazione dei processi di produzione, la filiera e la continuita' dei prodotti che noi andiamo a esportare, puntando alla massima qualità e che riteniamo debba essere inquadrata in una reciprocita' che non semplifichi cio' che per noi e' un valore fondante".