La vittima è l'ex datore di lavoro della moglie dell'arrestato, presunto colpevole delle difficoltà economiche della famiglia. Il malcapitato, una volta ricevute ben due lettere anonime intimidatorie, si è rivolto ai militari che hanno subito organizzato un servizio di osservazione nei luoghi indicati dalle lettere.
Durante l'appostamento i carabinieri hanno quindi notato un soggetto avviarsi in direzione dell'autovettura della vittima e impossessarsi delle chiavi preventivamente lasciate sulla ruota del mezzo promesso.
Avuta la certezza che si trattasse del colpevole, visti i comportamenti inequivocabili, gli operatori di polizia giudiziaria sono immediatamente intervenuti procedendo all'arresto. Il reo, trovato in possesso del telefono usato per contattare la vittima e di un'agenda contenente ulteriori elementi di prova, ha subito confessato di aver commesso un errore dovuto al rancore nei confronti dell'ex datore di lavoro della moglie.