Attualità

La toponomastica italiana si piega al tedesco

Allarme del consigliere regionale trentino Urzì sulla trattativa in corso tra Governo e autonomisti altoatesini a Bolzano: "E' un problema nazionale"

Alessandro Urzì

La tutela della lingua italiana non è solo un problema all'estero, ma anche all'interno dei confini nazionali. A denunciarlo è il consigliere della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Alessandro Urzì che, in occasione degli Stati Generali della Lingua Italiana a Firenze, ha lanciato l'allarme sulla trattativa in corso tra Governo e autonomisti altoatesini per discutere la rimozione dei nomi in italiano dai segnali stradali della Provincia autonoma di Bolzano. Si parla del 60 per cento dei nomi che, dunque, potrebbero rimanere solo in tedesco. 

"In Alto Adige viene messa fuori legge la lingua italiana - ha detto Urzì - questo influenzerà il legame identitario della comunità italiana che risiede in Alto Adige ma è anche una questione di interesse nazionale perchè si nega a qualsiasi italiano di venire in una parte del territorio nazionale e di trovare la lingua italiana. E' un atto di violenza che non possiamo accettare". 

"Noi - ha poi aggiunto Urzì - ci appelliamo al governo a cui chiediamo una presa di posizione chiara per ripristinare un uso paritario di italiano e tedesco". 

Il consigliere è arrivato a Firenze per presentare la proposta di legge sulla tutela della lingua italiana insieme al leader di Azione Nazionale Gianni Alemanno e al deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.