Economia

Livorno, al via il piano di reindustrializzazione

Una campagna sul territorio e una serie di incontri per coinvolgere le realtà imprenditoriali e sensibilizzarle sulla possibilità di investire

Corrado Diotallevi ( Invitalia ) e Enrico Rossi

71 proposte progettuali presentate da piccole, medie e grandi imprese, di cui 64 di investimenti produttivi e sette programmi di ricerca e sviluppo per un valore complessivo di circa 200 milioni e una potenzialità stimata di quasi 1300 addetti.

Sono questi i numeri della prima fase del piano di reindustrializzazione dell'area livornese, per il quale, dopo le manifestazioni di interesse, si apre la fase due, con i progetti veri e propri. Ma quali sono i vantaggi per chi decide di investire nei tre comuni dell'area di crisi industriale complessa e cioè Livorno. Collesalvetti e Rosignano?

"L'avviso - ha spiegato Invitalia, soggetto gestore del bando - Prevede contributi per attività imprenditoriali che si insedino nell'area e sarà aperto ad imprese manifatturiere e turistiche. Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere programmi di investimento produttivo o di tutela ambientale per almeno 1,5 milioni e comportare un incremento di addetti".

Invitalia, con Regione, Comuni e istituti bancari, sta sensibilizzando le realtà imprenditoriali e lo farà con una serie di incontri ( il primo il 14 dicembre a Livorno, gli altri il 12 gennaio a Castiglioncello e il 10 febbraio a Guasticce ) e una campagna mirata.

A monte di tutto questo c'è l'accordo di programma firmato il 20 ottobre scorso per quasi 600 milioni di euro dalla Regione Toscana e da tre Ministeri, oltre ad altri soggetti interessati, che prevederà la realizzazione di importanti opere infrastrutturali: tra queste la darsena Europa e lo scavalco ferroviario per collegare porto e interporto. 

"Una operazione per la quale la Regione ha già stanziato oltre 276 milioni di euro di interventi", ha ricordato il presidente Enrico Rossi e che fa seguito al successo del bando regionale sui protocolli di investimento per il quale, alla scadenza del 31 ottobre, sono arrivate proposte progettuali per un investimento complessivo di circa 39 milioni di euro.