Lavoro

Edilizia, in Toscana persi 27mila posti di lavoro

A dirlo i sindacati durante la mobilitazione del settore costruzioni a Arezzo Firenze e Livorno. Lo sblocco delle opere vale 15mila posti di lavoro

Per far ripartire il settore delle costruzioni  bisogna sbloccare le principali opere infrastrutturali della Toscana, come la Tirrenica, l'Alta velocità di Firenze, la Darsena Europa,gli interventi su gli aeroporti di Firenze e Pisa. Tutto questo varrebbe 6 miliardi di investimenti e 15mila nuovi posti di lavoro in 5 anni. A dirlo i segretari toscani di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in occasione della mobilitazione nazionale che in Toscana ha visto tra presidi a Firenze, Arezzo e Livorno.

I sindacati chiedono a gran voce al Governo e alla Regione di portare a compimento le opere infrastrutturali strategiche per la Toscana
e favorire il trasporto su ferro ma anche di intervenire per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e nell'edilizia scolastica.

In dieci anni sono stati persi 27mila i posti di lavoro nel settore edile, pari a meno 41% degli addetti. Per le imprese il calo è stato del 31%.
I sindacati hanno spiegato che dal 2009 al 2019 il peggior dato regionale è stato registrato ad Arezzo con una perdita del 57% degli addetti e delle imprese. Le province che hanno retto di più sono state Firenze e Pistoia, con un calo di addetti del 27%.