La mostra, allestita a Palazzo Medici Riccardi, rimarrà visibile fino al 21 dicembre. Un'esposizione che raccoglie i lavori più belli realizzati dagli studenti delle scuole italiane, tra cui quelli del liceo scientifico Enrico Fermi di Cecina e della scuola primaria Antonio Curina di Arezzo.
"Le scuole sono uno dei luoghi dove più si coltiva la memoria, in particolare quella della Shoah - ha detto l'assessore regionale all'Istruzione, Cristina Grieco -, anche attraverso la sollecitazione di una creatività giovanile che si concretizza in opere troppo spesso misconosciute perché destinate a rimanere chiuse all'interno delle aule".
L'allestimento della mostra è il primo dei numerosi eventi che si susseguiranno da qui al 27 gennaio prossimo, quando si celebrerà la Giornata della memoria, ovvero la giornata in cui i carri armati sovietici entrarono ad Auschwitz accendendo i riflettori del mondo sugli orrori dell'Olocausto.
"Il compito delle istituzioni - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani - è proprio quello di coltivare la memoria. Come fa la Regione che ogni due anni organizza il Treno della memoria che porta i ragazzi ad Auschwitz e Birkenau".