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Maltempo, sessanta frane e decine di allagamenti

Danni su tutto il territorio regionale. Nubifragi e venti a cento all'ora sulla costa. Arno in piena, aperto lo scolmatore

Foto Facebook Consorzio di Bonifica 3

Nella Sala Operativa Unificata della Protezione Civile a Firenze si è fatta la conta dei danni della nuova ondata di maltempo che ha colpito la Toscana, al centro della riunione a cui hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi e dell'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni che si sono collegati in diretta con le sale attivate su tutto il territorio regionale. Sessanta le frane sulle strade comunali e provinciali della Toscana e dieci gli allagamenti più gravi. Nel pistoiese il torrente Acqualunga ad Agliana, affluente dell'Ombrone ha rotto un argine allagando case e fabbriche. Arno in piena monitorato per tutto il suo tratto fino a Pisa. Sorvegliati anche l'Ombrone nel grossetano e il Serchio. Rossi ha poi fatto il punto sulla frana della Cassia tra Abbadia San Salvatore e Radicofani. 

"La statale è in gestione all'Anas. Il fiume Paglia doveva essere risistemato da un consorzio del Lazio e ora chiediamo che la competenza passi a noi. Il Paglia ha mangiato il terreno sotto la statale e ora alla ditta che sta lavorando abbiamo chiesto di intervenire sulle strade alternative. Domani faremo di nuovo il punto sul ripristino di questa strada per evitare che i cittadini restino isolati". 

A creare molti problemi, soprattutto sulla costa, è stato poi il forte vento che è soffiato con raffiche fino a cento chilometri orari in Maremma:

"Il vento è stato l'altro grosso problema di questi giorni. Sono in corso mareggiate e i collegamenti con le isole non ci sono. Dalla costa ci aspettiamo di avere il conto dei danni". 

Il presidente ha poi spiegato che Regione, che ha già dichiarato l'emergenza regionale, cercherà le risorse per far fronte ai nuovi danni, precisando comunque che non si tratta di un'emergenza paragonabile a quella dello scorso novembre.