Lavoro

Più di 15mila persone per i 422 licenziati di Gkn

Grande partecipazione alla manifestazione contro i licenziamenti dei lavoratori. Il 20 Settembre tavolo ministeriale, il 22 scade la vertenza

Mentre la Toscana piange il sesto morto sul lavoro in due settimane a Firenze si è svolta la manifestazione nazionale contro i 422 licenziamenti alla Gkn di Campi Bisenzio.

Più di 15mila persone hanno sfilato in corteo. I lavoratori si sono concentrati in piazza Indipendenza per poi dirigersi verso la Fortezza da Basso ed attraversare le strade del capoluogo fino a raggiungere piazzale Michelangelo.

Il servizio d'ordine era composto da oltre 250 persone e ha accompagnato il corteo aperto dallo striscione "Insorgiamo" e dai fumogeni arancioni.

A sostegno della vertenza dei dipendenti di Campi Bisenzio sono arrivati operai da tutta Italia, da Torino a Roma ed ancora i dipendenti della Whirpool di Napoli ma anche gli operai della Sanac di Massa Carrara ed una rappresentanza dalla Piaggio di Pontedera.

“Sosteniamo la battaglia contro le multinazionali che chiudono o delocalizzano senza garantire continuità produttiva e occupazionale. Chiediamo alle istituzioni di tradurre gli impegni in fatti concreti, con azioni legislative mirate” hanno spiegato Cgil e Fiom che seguono la vertenza. A Firenze ha sfilato anche la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David.

La vice ministro per lo Sviluppo economico, Alessandra Todde, recentemente in visita allo stabilimento, ha annunciato la convocazione del tavolo al Mise per il 20 Settembre ed il 22 scade la procedura di licenziamento.

Il primo incontro risale al 15 Luglio con la convocazione presso la prefettura di Firenze con circa 200 operai che manifestarono sotto Palazzo Medici Riccardi. Tra Luglio e Agosto al tavolo ministeriale l'azienda confermò i licenziamenti. I sindacati chiedevano invece il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’attivazione delle 13 settimane di cassa integrazione ordinaria.

Il 9 Settembre il Tribunale di Firenze ha discusso il procedimento avviato dalla Fiom contro l'azienda per comportamento antisindacale legato all'annuncio dei licenziamenti. La sentenza è attesa per fine mese. I lavoratori da Luglio hanno attivato un presidio in fabbrica attraverso un’assemblea permanente. Una presenza voluta dagli operai per impedire il trasferimento dei macchinari, supportata anche da un'ordinanza del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, che ha vietato il transito dei camion nella zona.

La vicenda Gkn ha acceso i riflettori nazionali sul tema della delocalizzazione degli impianti produttivi. Appelli al Governo sono partiti dai sindaci della Toscana guidati dal primo cittadino di Prato e presidente Anci Toscana, Matteo Biffoni, e dal sindaco metropolitano di Firenze, Dario Nardella, al quale si è aggiunto anche l'appello degli ex presidenti della Regione Toscana, Vannino Chiti, Claudio Martini ed Enrico Rossi con l'obiettivo di raggiungere 10mila firme da consegnare a Governo e Parlamento a sostegno della lotta dei dipendenti di Campi Bisenzio.