Cronaca

Inchiesta sui rifiuti, Alia collabora

I vertici dell'azienda hanno confermato le perquisizioni dei carabinieri nella sede della società: "Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura"

I carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria stanno esaminando da ore decine di faldoni di documenti custoditi nella sede di Alia, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel territorio delll'Ato Toscana centro dopo la fusione dei vecchi gestori del servizio Quadrifoglio, Asm, Publiambiente e Cis. 

"Avranno fatto migliaia di fotocopie" ha dichiarato ai giornalisti un rappresentante delle Rsu dell'azienda.

Altra documentazione è stata acquisita nell'impianto di stoccaggio di San Donnino. Le perquisizioni sono state disposte dalla procura di Firenze nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dei rifiuti in cui sarebbero indagate sei persone, accusate a vario titolo di abuso d'ufficio e di traffico illecito di rifiuti (vedi qui sotto l'articolo collegato).

Dal canto loro i vertici dell'azienda si sono dichiarati in una nota fiduciosi "nell'operato della magistratura" e al contempo "sicuri del corretto operare" della società.

"Agenti di polizia giudiziaria, su richiesta della procura della Repubblica - si legge nel comunicato - hanno perquisito la sede della società in via Baccio da Montelupo e il polo di San Donnino al fine di acquisire informazioni, dati ed elementi utili alle indagini svolte dalla magistratura nell'ambito delle attività inerenti la gestione dei rifiuti urbani".

"Nel rispetto della riservatezza delle indagini - si legge ancora nella nota - riteniamo doveroso informare che tutto il personale, ad ogni livello, come è sempre stato nel suo costume e tradizione in precedenti occasioni, ha offerto la massima assistenza e collaborazione agli inquirenti. L'azienda, a tutela del suo buon nome e della sua trasparenza, comunicherà alla autorità competenti ogni strumentalizzazione riferita alla vicenda in corso".

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso fiducia nella correttezza della magistratura. "Di più non posso dire perchè non conosco i contorni dell'indagine - ha dichiarato il primo cittadino a Radio Toscana - Spero che si sviluppi e possa rapidamente arrivare a un esito positivo".